Programma della prima edizione

Coordinatore: Simone Trecca

Direzione artistica: Ferdinando Ceriani

Organizzazione: Francesca Leonetti, Susanna Nanni, Carlotta Paratore

Segreteria organizzativa: Amy Bernardi

Sezioni “Galles” e “Intrecci identitari: Shakespeare reloaded” co-curate da Maddalena Pennacchia

Roma Tre Orchestra, diretta da Emanuele Stracchi

introduce il Maestro Yoram David

musiche per il Sogno di una notte di mezza estate di Felix Mendelssohn

testi redatti dalle e dagli studenti del corso di laurea magistrale in 

Lingue e Letterature per la Didattica e la Traduzione 

sotto la supervisione di Maddalena PennacchiaGilberto Sacerdoti e Michela Compagnoni lettura scenica a cura di Ferdinando Ceriani, con studenti del Dipartimento e della compagnia teatrale universitaria Papeles en el tablado, e con la partecipazione di Sebastiano Gavasso

5 novembre 2022

Teatro Palladium

Un sogno in musica

sezione Shakespeare reloaded

22 febbraio 2022

Teatro Palladium

Water Wars – Le guerre dell’acqua

di Ian Rowlands

sezione Galles

Water Wars è una pièce bilingue (gallese/inglese) del premiato drammaturgo di Rhondda (Galles), Ian Rowlands. È una pièce di tema ecologista, un testo comicamente inquietante sulla sicurezza idrica in un futuro arido. Nel 2050, in un’epoca non troppo diversa dal nostro presente, in cui l’acqua è un bene in estinzione, nazioni e persone sono in lotta tra loro per il suo possesso. Il Galles, ad esempio, ne ha più dell’Inghilterra, e così un’unità segreta di due poliziotti ecologisti, Eben e Bill, si propone di far saltare la linea idrica tra i due paesi, per la salvaguardia ambientale gallese. Un’agghiacciante catena di eventi rischia di sfociare in una guerra su vasta scala per il controllo della risorsa più preziosa del pianeta. Water Wars è una storia che esplora il tema del cambiamento climatico, attraverso una riflessione sui concetti di identità nazionale e linguistica.

A partire da alcuni dei personaggi di The Tempest, il drammaturgo e regista spagnolo Guillermo Heras propone al pubblico contemporaneo una riflessione sull’identità culturale, sull’emarginazione e sul concetto di schiavitù. La struttura drammaturgica è composta da alcuni frammenti della pièce di Shakespeare, intercalati da testi di altri autori. In uno spazio astratto (che può ricordare un’isola) e un tempo indefinito (perché la schiavitù non ha tempo).

15 marzo 2022

Teatro Palladium

Calibano (o lo schiavo)

di Guillermo Heras

sezione Shakespeare reloaded

12 aprile 2022

Real Academia de España

La ferita al costato

di Pilar Campos

Adolf Eichmann è davvero l’esempio perfetto della banalità del male? Per tentare di rispondere a questa domanda Pilar Campos ha dovuto costruire un personaggio ma, soprattutto, attendere pazientemente che esso prendesse forma attraverso lo sguardo di tutti gli altri personaggi, in una pièce in cui, di fatto, egli non è protagonista e tuttavia prende vita e, in modo inquietante, costruisce a sua volta il proprio sguardo su di noi e sul mondo.

Los días de la nieve non esisterebbe senza Josefina Manresa, vedova del grande poeta Miguel Hernández, morto a soli 31 anni nelle carceri franchiste. Il sostrato essenziale di questo testo sono le sue memorie e il suo legame con i versi di Hernández. Alcuni passaggi appartengono effettivamente – con variazioni sostanziali – alle memorie di Manresa, altre fanno parte della sua corrispondenza con il poeta. La pièce, tuttavia, non pretende di ricostruire la vita della donna né di trasformarla in racconto, ma di esplorare il mistero della sua esistenza, per vedere cosa accomuna il suo tempo e il nostro, per pensare noi stessi nella sua allegria e nel suo dolore, nella sua storia e nella nostra storia. Tutto con il rumore di sottofondo di una macchina da cucire, che sta lì a risvegliare il ricordo.

17 maggio 2022

Teatro Palladium

I giorni della neve

di Alberto Conejero

7 giugno 2022

Teatro Palladium

Un’ora nella vita di Stefan Zweig

di Antonio Tabares

Il 22 febbraio 1942, durante il suo esilio in Brasile, il famoso scrittore austriaco Stefan Zweig si tolse la vita assieme alla sua seconda moglie e segretaria, Lotte Altmann. Una hora en la vida de Stefan Zweig ricrea, in chiave drammaturgica, gli ultimi momenti dell’autore di Lettera da una sconosciuta. Mentre la coppia prepara, con calcolata meticolosità, tutti i dettagli del suicidio, un esiliato ebreo, appena giunto dall’Europa, si presenta nella loro casa all’improvviso. Chi è questo strano e inopportuno visitatore? Qual è il suo segreto? È veramente ebreo o si tratta di un agente al servizio dei nazisti? E, soprattutto, perché mostra un ossessivo interesse per un’acquaforte di William Blake appartenuta per anni a Stefan Zweig?

Incontri con autrici e autori

28 ottobre 2021

ore 17

evento on line su Microsoft Teams

2 novembre 2021

ore 17

evento on line su Microsoft Teams

3 dicembre 2021

ore 10

evento on line su Microsoft Teams